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Born in São Paulo, in 1976, Eduardo Kobra began his artistic career in 1987 when he was 11 years old, painting in the streets. Defined as an exponent of the “Paulist neoavant-garde,” Kobra became in little time a giant of Street Art. His career, influenced by Hip Hop culture and Brazilian Pixação, a unique form of Graffiti born in the Southeastern Brazilian metropolises, saw the development of Kobra’s personal style and impressive technique.
Following the evolution that urban art gained in São Paulo, in the 1990s he founded the Equipe Studio Kobra to unifying his multiple interests in design, experimental art and hyper-realism, in order to elaborate, together with this team, extremely challenging buildings facades designs. Kobra developed the project “Walls of Memories” with the goal of transforming the modern urban landscape through Living Art. By bringing back the memories of the beauty of his city, portrayed as it was in its glorious past, he created an indissoluble bond between an uncontested present and the historical memory.
The vintage imagery is Kobra’s signature and main passion, together with the colorful fragmentation code of faces and landscapes through which he brings to life a very special photo-realistic texture, in strong contrast with the urban scenario in which it is inserted. His huge paintings, whether depicting solemn figures, unforgettable characters, or scenes from past centuries, are characterized by the sudden spreading of colors, generated by his use of different techniques such as painting, airbrush and sprays that make his majestic artworks hyperreal and out of any scheme.
Topic of his works are the fighting against pollution, global warming, deforestation and war, but also about the “makeover” of some icons such as the Brazilian architect Oscar Niemeyer, father of the city of Sao Paulo. Among his most important artworks, there are his interpretation of Mount Rushmore in Los Angeles, the famous 1945 “Kiss” photo by Alfred Eisenstaedt, located at 25th Street and 10th Avenue between Chelsea and New York’s High Line, the portrait of Mother Teresa in Los Angeles, Anna Pavlova in Moscow, Frida Kahlo, Andy Warhol, Salvador Dali and the 2Pac’s portraits in Miami and Malala Yousafzai in Rome, Italy.
Among the most recent projects is the one in Recife Pernambuco, Brazil, where he painted an 80 meters high façade, which is actually one of the biggest painted walls in the world. The work depicts the portrait of Luiz Gonzaga, a singer musician, composer and a great icon of the Brazilian culture. Kobra has been commissioned by companies such as Playcenter, Beto Carrero World, Coca Cola, Nestlé, Chevrolet, Ford, Roche, Jonnie Walker, Roche, Iodice, Carmim, Perrier and for agencies such as The Marketing Store, Diageo, Agnelo Pacheco. He also worked with the architect Sig Bergamin for Lê Lis Blanc and is one of the leading artists of Brainwash’s street art project. “Peace,” Eduardo Kobra’s worldwide awaited first solo exhibition, took place at Dorothy Circus Gallery in Rome, in 2014, bringing to the scene 10 kaleidoscopic portraits of the leading personalities who fought in the name of Peace.
Jointly with his exhibition, Kobra realized his first major Street Art intervention in Italy, a 9×15 meter wall on the facade of MAAM dedicated to Malala Yousafzai (worldwide renowned icon and Nobel Peace Prize for the fight against women’s discrimination), as first step of the social activist art project “Spray 4 your Rights”, curated by Alexandra Mazzanti. Being considered one of the most popular and renowned street artists of the world, Kobra just landed in Dubai to paint a huge size portrait of “The Bedouin,” which focuses on this Arab ethno-cultural group descended from nomads who have historically inhabited the Arabian and Syrian Deserts.
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Nato a San Paolo nel 1976, Eduardo Kobra muove i primi passi nel panorama artistico metropolitano già a partire dal 1987, all’età di 11 anni. Definito esponente della “neoavanguardia paulista”, E. Kobra diventa in breve tempo un gigante della Street Art.
La sua Carriera artistica, influenzata dalla cultura hip-pop, dalle trasformazioni urbane dei graffiti e dal Pixação, sviluppa un personale carattere stilistico ed una impressionante tecnica. Inseguendo l’arte urbana e la sua evoluzione tra le strade di San Paulo, E. Kobra fonda, nei primi anni novanta, lo Studio Kobra, unione delle sue molteplici anime tra design, arte sperimentale e iperrealismo, al fine di elaborare, insieme alla sua Equipe, la realizzazione di progetti estremamente impegnativi sulle facciate di grandi edifici. Negli stessi anni sviluppa il progetto “Walls of Memories” con l’obiettivo di trasformare il moderno paesaggio urbano in un arte vivente, riportando alla memoria la bellezza della città, ritratta come era nel glorioso passato e attraverso il ricordo delle orgogliose origini, creando così un legame indissolubile tra il presente incontrastato e la memoria storica.
L’immaginario vintage, è la firma inconfondibile di Kobra e la sua passione, insieme al codice di frammentazione dei volti e dei paesaggi, con i quali da vita a una texture photo realistica unica, in forte contrasto con lo scenario urbano in cui è inserita. Le sue opere sia che ritraggano solenni figure, volti di personalità mai dimenticate, o scene di un secolo ormai trascorso, sono caratterizzate da un’ improvvisa esplosione di colori, data alla combinazione di tecniche diverse come la pittura a pennello, l’aerografo e gli spray, che rendono i suoi caleidoscopici e mastodontici lavori iperrealisti fuori da ogni schema.Tematiche onnipresenti nei suoi lavori sono argomenti legati al sociale, dal riscaldamento globale all’inquinamento, passando per la guerra e la deforestazione ma anche il “makeover” di alcune icone dell’epoca brasiliana come l’architetto Oscar Niemeyer, padre della città di Sao Paolo. Tra le opere più rappresentative ci sono la sua interpretazione del Monte Rushmore a Los Angeles, quella della celebre foto del 1945 di Alfred Eisenstaedt “Kiss”, situate tra 10th e la 24th strada tra Chelsea e la High Line di New York, il ritratto di Madre Teresa a Los Angeles, di Anna Pavlova a Mosca, e ancora di Frida Khalo, Andy Warhol, Salvador Dalì e di 2Pac a Miami e Malala Yousafzai a Roma Italia. Il suo foto-realismo iper-cromatico, attraverso distorsioni prospettiche riesce a superare la bidimensionalità della superficie creando sorprendenti opere tridimensionali.
Tra i progetti più recenti una delle più grandi opere mai dipinte al mondo, quella a Recife Pernambuco in Brasile, una facciata alta 80 metri raffigurante il ritratto di Luiz Gonzaga, musicista cantante, compositore e una grande icona della cultura brasiliana.
Il lavoro di Kobra è stato commissionato da aziende come Playcenter, Beto Carrero World, Coca Cola, Nestlé, Chevrolet, Ford, Roche, Jonnie Walker, Roche, Iodice, Carmim, Perrier e per le agenzie come The Marketing Store, Diageo, Agnelo Pacheco, oltre ad aver collaborato con l’architetto Sig Bergamin per Le Lis Blanc. Eduardo Kobra è uno dei principali artisti del progetto street art del team di Mr.Brainwash. “Peace” prima personale di Eduardo Kobra, attesa in tutto il mondo, curata dalla Dorothy Circus Gallery, a Roma nel 2014, a portato in mostra 10 ritratti caleidoscopici dei personaggi principali che hanno combattuto in nome della Pace. Insieme alla mostra, Kobra ha realizzato la più grande opera di street art in Italia, una parete di 9×15 metri sulla facciata del MAAM, dedicato a Malala Yousafzai (premio Nobel per la Pace e icona mondiale della lotta contro la discriminazione delle donne), come primo step del progetto artistico sociale “Spray 4 Your Rights”, curato da Alexandra Mazzanti.
Il suo valore artistico e la sua fama internazionale gli hanno permesso di approdare con successo nei paesi arabi. Kobra ha appena realizzato, a Dubai, l’enorme facciata del Al Ghurair Centre con l’opera “The Bedouin”, a raffigurare il gruppo etnico-culturale arabo discendente dai nomadi che storicamente hanno abitato il deserto arabo e siriano.